Rischio Anidride Carbonica (CO2) (efficacia ricambio d'aria)
L'anidride carbonica (o biossido di carbonio) è un elemento naturale che gli esseri viventi producono continuamente come residuo dello scambio gassoso nel sistema respiratorio.
Il biossido di carbonio nell'aria è presente in quantità inferiori allo 0,1%, mentre nell'aria esalata dopo un respiro è circa il 4,5%.
Un'atmosfera che contiene oltre il 5% di biossido di carbonio è tossica per gli esseri umani e per gli animali, dato che va a saturare l'emoglobina del sangue impedendole di legarsi all'ossigeno e bloccando quindi l'ossigenazione dei tessuti (ipercapnia).
I limiti fissati dall'OSHA (l'agenzia statunitense per la sicurezza sui luoghi di lavoro) per la concentrazione di biossido di carbonio sul posto di lavoro sono lo 0,05% (500 ppm) per un'esposizione continua e lo 0,3% per un'esposizione breve (fino a dieci minuti).
Concentrazioni superiori allo 0,4% sono considerate immediatamente pericolose per la vita e la salute. Persone che respirano un'aria contenente lo 0,5% (5 000 ppm) di biossido di carbonio per più di mezz'ora mostrano i sintomi di un'ipercapnia acuta.
Il biossido di carbonio è comunque molto meno tossico dell'ossido di carbonio, CO, che produce incoscienza nel giro di pochi minuti e la possibilità di danni irreversibili e morte in breve tempo. (di questo gas si parla nella sezione "Impianti).
La nostra misurazione riguarderà gli ambienti dove si riposa durante la notte e gli ambienti dove si svolgono attività di cottura o con presenza di caldaie. Il gas CO2 tende, in condizioni di quiete, ad andare lentamente verso il basso, la misurazione si attuerà preferibilmente a non più di 50 cm dal suolo.
Ogni abitazione per quanto ermetica ha un continuo ricambio d'aria (fessure negli infissi, camini e canne fumarie), fessure sotto porta, etc. questo permette un costante ricambio dell'aria riducendo gli eventuali accumuli da permanenza di persone.
Con questo test, indirettamente, si andrà quindi a valutare l'efficacia di questo ricambio.